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Protagonist* Recensione

Registi e Attori: Alessandro Haber

Registi e Attori: Alessandro Haber

Bologna 19 gennaio 1947, una data come un’altra per molti, ma non per gli appassionati del cinema comico ed a volte un po’ patetico.

Sì perché in questo giorno nasce uno degli attori italiani più rappresentativi dell’ultimo decennio: Alessandro Haber. Una vita dedicata al cinema, fin dai primi anni di vita, infatti, il piccolo Alessandro, insieme al padre rumeno e alla madre italiana, trascorre gran parte della sua infanzia in Israele. Già piccolissimo sogna di fare l’attore e quando, a nove anni, torna in Italia non perde quella passione. 
Con gran determinazione, appena ventenne, ottiene una parte in La Cina è Vicina  di Marco Bellocchio (1967). Il successo dell’esordio lo porta a lavorare con cineasti come Taviani, Fellini, Bertolucci e Damiani. Ma, nonostante questi nomi, per molto tempo il cinema gli propone ruoli modesti che non valorizzano le sue straordinarie doti. Si ricorda in piccole apparizioni nelle pellicole Piso Pisello (Peter Del Monte, 1981) e Sogni d’oro (Nanni Moretti, 1981). Al fianco di Ugo Tognazzi e Philippe Noiret ha l’occasione di partecipare ad un film che diventerà una pietra miliare della produzione italiana: Amici miei – Atto II, che lo vede protagonista dell’esilarante dialogo con Adolfo Celi, creato dal maestro Monicelli, davanti alla lapide della “defunta” Adelina. Ed ancora nell’esordio cinematografico di Salvatores con Sogno di Una Notte d’Estate. Ma è stato sicuramente Pupi Avati, che con il suo Regalo di Natale (1986), ha determinato una svolta decisiva nella carriera dell’attore bolognese. Seppure a stretto gomito con altri protagonisti, con cui si ritrova a giocare una partita a poker interminabile quanto spietata, il personaggio di Haber si fa strada nel racconto e il film rappresenta finalmente l’opportunità di un ruolo da protagonista. La pellicola riesce perfettamente ed emergono le interpretazioni di un gruppo d’attori in stato di grazia; con Avati tornerà a recitare in Storia di Ragazzi e di Ragazze. Un anno importante per Haber, che solo nel 1986 ha recitato, oltre che in Regalo di Natale anche ne La Donna del Traghetto, Anche Lei Fumava il Sigaro, Grandi Magazzini, e Com’è Dura l’Avventura. Collabora poi con  Francesco Nuti, Maurizio Ponzi, e Mario Monicelli. Diretto da quest’ultimo, nel 1992, recita nella parte del figlio segretamente omosessuale di un’anziana coppia abruzzese che sarà uccisa dai figli.  Il film racconta con grande ironia i pregiudizi le debolezze di un piccolo centro come Sulmona. E’ il 1994 quando recita con Davide Ferrario in Anime Fiammeggianti. Nella seconda meta’ degli anni Novanta si misura con ruoli sempre diversi, come nei tre film di Leonardo Pieraccioni (I Laureati, Il Ciclone, Fuochi d’Artificio) in cui mostra nuovamente la sua abilità nell’interpretare personaggi ambigui, omosessuali repressi e spesso depressi, pervertiti e complessati. Nel 1996 Alessandro Benvenuti gli affida un’ottima parte nel suoi Ritorno a casa Gori, mentre tra il 1999 e il 2003 lavorera’ nuovamente con Mario Monicelli in Panni sporchi e con Pupi Avati ne La Rivincita di Natale, un tentativo poco riuscito che non si avvicina neanche lontanamente al successo del “capitolo I” Regalo di Natale. Sempre nel 2003 Haber si sposta dietro la macchina da presa per affrontare la sua prima prova nell’oscurità della regia nella commedia Scacco Pazzo,(trasposizione cinematografica della piece teatrale omonima di Vittorio Franceschi).

Anche a teatro ottiene unanimi consensi, recitando in Orgia di Pasolini e in Woyzeck di Büchner. Nel 2006 farà parte del cast, nella parte di Angelo Profeti, di 7 Kilomentri da Gerusalemme, per la regia di Claudio Malaponti, e sarà il portiere della palazzina in cui è ambientato La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e prenderà parte a un bizzarro progetto di Berardo Carbone: Shooting Silvio.
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Nota: di Roberta Marcantonio
Alessandro Haber

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