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Asterix Alle Olimpiadi

Recensione: Asterix Alle Olimpiadi

Pubblicato per la prima volta nel 1968 con già undici pubblicazioni alle spalle, l’albo “Astérix aux Jeux Olympiques” si è rivelato oggi una gustosa fonte di ispirazione per la nuova avventura cinematografica ; un terzo capitolo che in quanto a spirito ed estetica rende finalmente giustizia alla turbolenta saga gallica di Goscinny & Uderzo.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDIl primo tentativo di transitare dalla carta stampata (dopo l’omonima serie animata) al grande schermo gli invulnerabili e maneschi galli è toccato a Claude Zidi, artigiano di commedie popolaresce spesso grevi.

Quindi il disastro era più che prevedibile, considerando l’inadeguatezza registica di Zidi nei confronti di un fantasy per famiglie, il quale ha imbastito uno sconnesso ed elefantiaco fumettone stipandolo di ovvietà ed effettacci miserandi.
Ha fatto di meglio il comico Alain Chabat con “Missione Cleopatra“, che pur non rispettando appieno le peculiarità dei personaggi è riuscito per lo meno a realizzare uno spettacolo colorato e divertente. La direzione a due teste di Forestier & Langmann, riesce a rimpiazzare la pesantezza del primo capitolo con un buon dosaggio di ironia ed effetti speciali e pur non divertendo come il film di Chabat, l’operazione risulta fresca e spigliata, ben aderente ai personaggi, i quali non bucano con prepotenza lo schermo ma risultano ben distribuiti all’interno della cornice storico-fantastica.

Quello di Delon è un Cesare superbamente apollineo.

Nota: di Valentino Sacca’
Asterix Alle Olimpiadi

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